Una Iliade per noi – Quarto atto

ATTO QUARTO

Scena unica

La scena è in un campo di battaglia

MUSICA: Melodia 4

(Entrano due presentatori)

1P.:Uno dei momenti più commoventi dell’Iliade è l’incontro fra Ettore, l’eroe Troiano che difende la città assediata, e la moglie Andromaca .

2P.: Fra tanta esaltazione di armi, di ira e duelli questo incontro esalta i valori dell’amore e della famiglia.

Un uomo, finalmente, non è grande solo perchè combatte con valore, ma perchè sa amare, sa sacrificarsi per i genitori, per la moglie per i figli, per tutta la sua città. Ettore sa che verrà ucciso perchè nessuno è più forte di Achille, ma non esita a dare tutto se stesso per difendere la sua famiglia.

Andromaca, la moglie, è disperata per lui e nella famosa scena dell’incontro cerca di trattenerlo nelle mura della città, o di convincerlo, almeno, a non rischiare molto , ma Ettore gli risponde che il suo amore non gli consente di essere vile.

1P.Andromaca ha fra le sue braccia il figlio di Ettore e l’eroe si avvicina per vezzeggiarlo, ma il bambino si spaventa quando l’elmo del padre scende verso di lui e grida. Allora l’eroe commosso si toglie l’elmo, lo pone a terra e poi prende in braccio il fanciullo, e alza al dio Giove questa preghiera:

< Giove pietoso, e voi tutti o celesti,

oh! concedete che di me degno un dì

questo mio figlio sia splendor della patria,

e de’ Troiani forte e possente regnator. Deh!

Fate che il veggendo tornar dalla battaglia

dell’ armi onusto de’ nemici uccisi

dica talun: – Non fu sì forte il padre!-

e il cor materno nell’udirlo esulti.>

2P‑ Con questa preghiera l’Iliade, scritta tanfi secoli fa, sa esprimere sentimenti che ancora oggi i padri provano con commozione.

1P: Personaggi ed interpreti del 4° atto

Deifobo:                                                                                                       (sì siede su un masso)

Achille                                                                                                      (ritorna dietro le quinte)

Ettore                                                                                                         (ritorna dietro le quinte)

Un soldato                                                                                                    (ritorna dietro le quinte)

La dea della poesia:                                                                                       (ritorna dietro le quinte)

Coro                                                                                                                 (ritorna dietro le quinte)

(In scena Deífobo, fratello di Ettore, seduto su un masso si deterge il sudore dopo la battaglia. Ettore entra indietreggiando e combattendo con un altro soldato che alla fine uccide.)

E:‑ Deifobo, fuggiamo Achille si avvicina alle mura e non ci sarà scampo per noi.

(Alzandosi in piedi e imbracciando lo scudo)

D: – Ettore, non dobbiamo fuggire sempre come vigliacchi. Dobbiamo affrontare il nemico una volta per tutte. Ettore tu sei il nostro eroe, tu solo puoi vincere Achille.

E: – Achille è invincibile per il volere degli idei.

D: – Ma questa è solo una leggenda che lui stesso ha diffuso per impaurire il nemico. Questa notte in sogno la dea Minerva, nell’ora in cui i sogni sono veritieri, mi ha rivelato il segreto, e mi ha consigliato di affrontare Achille.

E: -Minerva è la dea che protegge Achille.

D: Non più: Apollo, adirato contro i Greci, l’ha convinta a parteggiare per noi, e lei si è decisa a tradire il segreto.

E: Se è vero quel che dici, affronterò Achille, ma tu dovrai aiutarmi, passandomi le armi che mi serviranno.

D: Va bene, stai tranquillo. Ecco, Achille si avvicina.

(Entra Achille)

A: – Fínalmente, Ettore, non fuggi come un vigliacco. Per raggiungerti nella tua fuga, tre volte ho girato intorno alle mura di Troia. Sei veloce a fuggire, ma per combattere occorre coraggio.

E: -Eccomi qui. Il coraggio non mi manca. Non sprecare inutili parole. Combattiamo e finalmente vinca il più meritevole.

(Achille ed Ettore combattono tenacemente. Deifobo assiste in disparte. Alla fine Achille fa cadere la spada a Ettore.)

E: – (a Deifobo) Deífobo, dammi la tua spada, presto.

D: – Non sono Deifobo, ma Minerva travestita! Solo così potevo convincerti ad affrontare l’invincibile Achille.

E.: ‑Sono stato tradito! Non c’è scampo per me!

(Rivolto ad Achille) Achille, prometti che restituirai il mio corpo al padre mio per le esequie, in modo che io possa entrare, dopo questa vita, nel regno dei morti.

A:  ‑ Non lo sperare.   Il tuo cadavere verrà divorato dai cani e nulla resterà di te. Così vendicherò Patroclo.

E.‑ Lo sapevo che sarebbe stato inutile pregarti, perchè tu Achille hai un cuore di pietra.

Ma tu pure morirai giovane perchè gli dei non proteggono chi non ha pietà. (Achille uccide Ettore, che cade morto a terra)

MUSICA Melodia 4

Entrano le ragazze del coro e il presentatore

Coro:(canto XXII versi 457\460 468\470)

Così detto spìrò. Sciolta dal corpo

prese l’alma il suo vol verso l’abìsso,

lamentando il suo fato ed il perduto

fior della forte gioventù. E a lui

d’intorno vi accorsero gli Achei

contemplando d’Ettor meravigliosi

l’ammirande sembianze e la statura.

P :Ma anche il cuore pieno di ira di Achille non potè sopportare il pianto di Priamo, padre di Ettore, che pregò in ginocchio perché gli fosse restituito lo straziato cadavere del figlio.

Mai devono essere calpestati i valori umani: Achille l’eroe dell’ira, dalla pietà fu vinto.

FINE