La linea nell’Arte del ‘400

LINEA NELL’ARTE DEL QUATTROCENTO

La linea nel primo Rinascimento intorno al 1400 ha un’altra funzione, non far vedere, ma far conoscere e costruire, unire la matematicae la geometria alla tecnica e raggiungere la scienza: è la linea della prospettiva.

All’inizio del ‘400 la società si è molto evoluta, ha risolto almeno nei ceti sociali più elevati, il problema del vivere quotidiano; si diversifica, c’è chi è ancora povero, forse più povero di prima, c’è chi può serenamente dedicarsi agli studi anche se non è monaco.

LINEA RAZIONALE-CONOSCITIVA

L’uomo colto rivolge la sua attenzione allo studio di sé e della natura che lo circonda. Scrive molti trattati. Riesce a svincolarsi dalla pura e semplice osservazione per cercare i rapporti che esistono tra le cose.

Ebbene in questo periodo la linea assume questa funzione conoscitiva.

Non si vede nel disegno perché la sua funzione è teorica e la sua presenza ideale.

Pagamento-del-Tributo-Masaccio-Affresco

Pagamento del tributo (Masaccio Cappella Brancacci)

E’ servita per costruire la prospettiva nella quale è stato inquadrato il disegno.

Questo affresco molto grande è alla parete di una cappella piccola nei suoi confronti, della quale allarga illusionisticamente lo spazio.

Una linea marcata sarebbe stata un controsenso, una cancellata per intenderci, che invece di liberare l’uomo verso l’orizzonte, lo avrebbe imprigionato.

Dunque nel ‘400 e in parte nel ‘500 la linea scompare come controno delle figure e a ripristinarla sarà Michelangelo. Come già scritto la linea in se stessa avrà in questa epoca una presenza ideale per la costruzione dello spazio. Ma c’è un altro tipo di linea che possiamo prendere in considerazione, ossia il confine tra due campiture di colore: non è un segno grafico, ma un allineamento di punti parallelidi diverso colore. Esempio

Piero_della_francesca,_battesimo_di_cristo,_1450-60_ca._01

Il battesimo di Cristo di Piero Della Francesca di Londra

della_francesca_battesimo_cristo

Questo confine riesce ad esprimere ugualmente una concezione di vita che è diversa nel ‘400 da quella del primo ‘500.

IL QUATTROCENTO

Il ‘400 si presenta sotto ogni aspetto uno dei secoli più equilibrati, tranquilli, ordinati della storia della nostra civiltà, meta comunque raggiunta dopo qualche secolo di intenso dinamismo. Ad esempio in campo politico sono terminate le guerre tra i Comuni, tra Guelfi e Ghibellini,, tra nobili e borghesi con la formazione degli Stati regionali in equilibrio tra loro. Di questo equilibrio è espressione la pace di Lodi stipulata nel 1454 fra i vari Stati regionali italiani e di cui Lorenzo Dei Medici è il grande elemento equilibratore.

Anche in campo sociale i conflitti sono dominati dalla maggiore autorità della Signoria, per cui era divenuto più difficile avanzare socialmente e la società tende a chiudere i ranghi e a raggiungere l’immobilismo sia sociale che politico.

In campo geografico le conoscenze umane sono limitate all’area dell’ Europa, Mediterraneo Asia e quindi, in un certo senso circoscritte. Anche in campo culturale gli orizzonti sono limitati dalla continua ripetizione di quanto era già stato pensato e scritto nell’antichità, la cui cultura viene approfondita, amata e studiata.

La linea di confine delle campiture nei quadri del ‘400 esprime razionalismo, staticità ed ordine.

Immagine 6 Andrea del Castagno  Ultima cena 1445-1450 affresco m 4×9 Firenze S. Apollonio.

Il modulo che si ripete continuamente è il quadrato: quale elemento geometrico più di questo è razionale presentando tutti i lati uguali e quindi non arbitrari, ma dipendenti tutti da un unico numero? Quale elemento geometrico è più statico ed ordinato di questo?

9712155_origMasaccio Cappella Brancacci  Firenze