La concezione dell’uomo in Tiziano e in Picasso

TIZIANO SUPERA IL MANIERISMO

Il primo pittore a far ampio uso della linea obliqua fu Tiziano, che si servì molto anche della composizione obliqua.

Pala Pesaro Chiesa dei Frari VeneziaPala Pesaro Chiesa dei Frari 1519-26

Per questo egli fu pittore manierista, ma superò il manierismo in quanto è presente nella sua pittura una forte esaltazione dell’uomo.

Per Tiziano c’è l’uomo comune che appartiene a un mondo di incertezze e apparenze tipico del manierismo e c’è l’uomo eroe, l’uomo superiore, l’uomo destinato a dominare il mondo.

Non dimentichiamo che Tiziano fu il pittore dell’Imperatore Carlo V, quell’imperatore sul cui impero non tramontava mai il sole.

L’UOMO DI PICASSO

Vorrei illustrare ora la funzione della linea nel comunicare ciò che è o vale l’uomo e permettetemi un salto di secoli, tanto, per quanto si dica, il linguaggio pittorico è sempre riconducibile alle stesse leggi.

Primo ‘900. La società attraversa una profonda crisi che la porterà a due guerre mondiali.

L’individuo è dominato dall’alto dalla propaganda, soggiogato dalla macchina, disgregato: è un nulla di fronte ad avvenimenti più forti di lui: quale immagine più veritiera di questa figura di Picasso?

Ritratto-di-Ambroise-Vollard-Picasso-analisi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’EROE DI TIZIANO

Dove la linea stessa è disgregata non riesce a comporre una figura dignitosa.

Ecco invece l’uomo di Tiziano, l’uomo che domina gli avvenimenti e la realtà o la cultura.

Ritratto di Federico IIImmagine 15 Ritratto di Federico II

La linea è maestosa e coerente, sa esprimere con il suo andamento sicuro, la sua cadenza decisa il valore dell’uomo padrone del suo stesso destino, nonostante alle spalle il mondo sia incerto.