Comunicazione nell’arte africana

L’Arte Negro-Africana è contemporaneamente tecnica e visione, artigianato e
profezia, identità di gesti materiali e di forze spirituali; è una
immersione nelle sorgenti divine dell’essere, e ripresa di contatto
dell’uomo con la natura.

Il fulcro degli interessi che ispirano l’arte africana è
costituito dalla rappresentazione della vita, intensa, forte, dinamica, in
quel rapporto di umano e sopra umano, di sensibile e sovrasensibile, che
sempre è presente nell’artista e nella sua comunità tribale.

Nell’arte africana, la realtà del mondo e la vita umana sono sempre
considerate in rapporto con la religione e la società: essa mette a contatto l’uomo con il
divino e racconta la storia della tribù , ne trasmette le credenze e i
valori, ha una funzione educativa.

Non è un’arte razionale, ma intensamente emotiva,
e si serve di elementi figurativi non per comprendere e studiare il
reale, ma per esprimere emozioni.

Essa è intensamente comunicativa e simbolica.

Non ama la forma armonica e aggraziata, frutto dell’intelletto o
del gusto estetico delle proporzioni, ma l’evidenziazione degli elementi che
considera essenziali.
Ogni sua sproporzione rispetto al reale ha un
significato simbolico.

Si esprime soprattutto nella scultura per la sua
incisività, la composizione è generalmente simmetrica, le figure sono
deformate, la linea è essenziale, le forme sono tendenzialmente geometriche
ma non razionali, il colore naturale, le campiture piatte o variegate. Non è
considerata la prospettiva e la luce. Il chiaroscuro non segue leggi
naturali.